ECONOMIA

A lungo l'economia della Tanzania ha subito parecchie scosse con forti effetti di destabilizzazione. Tra questi il crollo dei prezzi dei prodotti, la siccità, il disfacimento della Comunità africana orientale e la guerra in Uganda. Tutto ciò, insieme ad un regime di politica molto povero, ha portato alla grande crisi economica all'inizio del 1930. Vari tentativi di regolamentazione sono stati effettuati fin dal 1981 ma verso la metà del 1990 le instabilità fiscali erano ancora forti. All'inizio di 1996, il governo si è impegnato a portare avanti un programma controllato dal fondo monetario internazionale. La Tanzania ha ottenuto progressi significativi nel mettere a posto la macroeconomia. L'equilibrio fiscale generale è stato un surplus di circa lo 0.8 - 1.2 percento del P.I.L. durante gli ultimi tre anni. L'inflazione è stata rogolamentata dal 30 per cento nel 1995 al 6.6 per cento all'inizio del 2000.

Il governo riconosce la necessità di uno sviluppo maggiore e più continuo per combattere la povertà nazionale. Naturalmente è importante che questo sviluppo sia concentrato e rivolto a migliorare la vita dei poveri. Il governo è richiamato a consolidare e ad intensificare il progresso macroeconomico raggiunto fino ad ora.

Fin dalla metà degli anni 80, la Tanzania ha effettuato molte riforme nel sistema politico, nell'amministrazione economica e nella gestione del governo. Nel 1992, fu introdotto un sistema multipartitico di democrazia e le prime elezioni sono state fatte nel 1995. Le seconde elezioni multipartitiche avvennero nel mese di ottobre del 2000. I programmi economici di riforma che sono iniziati nel 1986, hanno convertito l'economia di comando in una economia di mercato.
Commerci, tassi di cambio ed i tassi di interesse ora sono completamente liberalizzati. La riforma dei parastatali ha privatizzato più della metà di 4000 parastatali. La riforma del servizio pubblico ha ridotto la mano d'opera nel governo da 355.000 (1992) a 270.000 (1997), ha razionalizzato gli stipendi ed introdotto funzioni e strutture migliori, ha introdotto nuovi sistemi di amministrazione ed ha rinforzato l'ente pubblico territoriale con la formulazione e l'esecuzione del programma di riforma.

Il prodotto interno lordo della Tanzania (P.I.L.) ai prezzi costanti del 1992, ha registrato in media un tasso di accrescimento reale del 4.0 per cento all'anno durante il periodo 1996-1999. Dato che il tasso di accrescimento annuale della popolazione è del 2.8 per cento, il tasso di accrescimento reale era intorno all'1.2 per cento pro capite. La composizione del P.I.L. è tale che, il settore agricolo rappresenta intorno al 50.0 per cento, seguito dal settore commerciale che rappresenta intorno al 16.0 per cento. I servizi degli affari e finanziari si trovano al terzo posto con il 10 per cento, seguiti dal settore industriale vicino all'8.0 per cento. Il settore minerario sta contribuendo per circa il 2.0 per cento, ma c'è un futuro luminoso per questo settore poiché gli investimenti stranieri continuano ad aumentare. È evidente che nell'immediato futuro il settore minerario avrà maggior peso nel calcolo del P.I.L.

Le maggiori esportazioni dalla Tanzania sono i prodotti agricoli. Durante il periodo 1996-99 le esportazioni agricole hanno rappresentato circa il 56 per cento delle esportazioni totali della merce. Le esportazioni agricole importanti sono il caffé, il cotone, il , il tabacco e il sisal. Le esportazioni industriali sono aumentate in seguito all'aumento della liberalizzazione commerciale e della privatizzazione delle imprese pubbliche. Il turismo è un settore fiorente, registrando annualmente guadagni di oltre 500 milioni di dollari. I guadagni relativi alle esportazioni dei minerali si aggirano intorno ai 50 milioni di dollari, ma dati gli ingenti investimenti stranieri che fluiscono in questo settore, è previsto che il valore di tali esportazioni aumenti significativamente nell'immediato futuro. Il valore delle esportazioni totali della merce sta diminuendo dal 1996 come conseguenza del declinare delle esportazioni agricole causate dalle condizioni atmosferiche sfavorevoli.