Come ogni anno, preparandosi a partire, ognuno di noi cercava di raccogliere oggetti utili, doni da portare alle varie scuole di Haubi. Talvolta erano magliette, materiale sportivo, materiale scolastico (carte geografiche, cancelleria) che, distribuito direttamente sul posto, faceva la gioia di alunni e insegnanti.

Era veramente una festa arrivare presso le scuole delle varie comunità di Kuuta, Soro e Kidulo, ed essere accolti da un numero incredibile di ragazzi che ci toglievano dalla spalle gli zaini appesantiti dai doni e ci accompagnavano alle loro scuole con canti, danze e ritmo di tamburi.

Nel 2006 avemmo l’idea di portare un piccolo regalo per ogni bambino e così ordinammo ben tremila palloncini da gonfiare. Non fu facile sistemarli nelle valigie dei vari componenti del gruppo Rafiki che partivano, ma ricordo benissimo la gioia negli occhi di quei bimbi al momento della distribuzione.

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Mentre i palloncini prendevano forma, cresceva il loro stupore e il loro entusiasmo ("mimi, mimi" ovvero "anche a me, anche a me") e forte era la delusione quando qualcuno scoppiava.

Per molti giorni il cielo di Haubi fu rallegrato da mille colori e da ogni angolo, al passaggio dei "wazungu" si sentivano festosi "jambo" ("ciao") e "asante" ("grazie").

Tutti ci correvano incontro tenendo tra le mani quei "preziosi" oggetti che riuscivano a lungo a rallegrare le loro giornate.

 

Marina Kija