Un vecchio saggio mrangi una volta mi disse:

"Chi possiede un buon bastone è un bravo pastore".

Sono passati quasi tre giorni dal matrimonio ma ancora si respirava aria di festa e di gioia a Haubi. Dopotutto l’evento era stato davvero particolare e aveva scosso tutta la vallata: un "muzungu" che sposa una mrangi nella chiesa del villaggio. Non si era mai visto! Ma c’era un ultimo passo da fare per concludere il matrimonio: i genitori di Nancy dovevano consegnare ufficialmente la loro figlia allo sposo, cioè a me, e per questo era necessaria la danza dei bastoni.

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E’ una tradizione che ha radici molto lontane, dato che i warangi sono da sempre una popolazione di pastori e il bastone è di sicuro un elemento fondamentale per il pascolo. Ed è proprio con questa particolare danza che si celebra l’operato del buon pastore e gli ottimi risultati del pascolo. Infatti l’animale più pregiato è stato allevato bene e potrà essere venduto a un ottimo prezzo.

Inizia la danza. Gli uomini, che rappresentano i pastori, tengono in mano un bastone alto sopra la testa e cantano una canzone particolare, usata per richiamare i giovani. Le donne invece portano sulla testa una zucca piena di farina bianca che rappresenta il cibo con il quale sono stati nutriti gli animali.

Il messaggio è chiaro: i genitori hanno cresciuto bene la loro figlia, insieme alla comunità. Le hanno dato delle ottime basi, una buona educazione, del buon cibo e insegnato il rispetto per gli altri. Adesso è arrivato il momento di consegnarla allo sposo. Sarà lui a doversi prendere cura di questa bella creatura ed essere un buon pastore. In mezzo ai pastori ci sono anche i bambini che danzano allegramente e simboleggiano l’infanzia della sposa. Davanti a tutti due donne inscenano una lotta prima tra di loro e poi contro un finto leone, riuscendo alla fine a sconfiggerlo.

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Naturalmente è un’altra allegoria: il matrimonio è pieno di insidie, non sarà facile convivere insieme e andare d’accordo su tutto e sicuramente molte saranno le difficoltà durante il cammino. Però ci dobbiamo ricordare che, se anche la vita sarà una battaglia, d’ora in poi dobbiamo lottare insieme. Solo così riusciremo a superare ogni ostacolo.

 

Roberto Kijaji